Come guarire dalla vulvodinia e dalla stanchezza cronica con il cibo

Guarire dalla vulvodinia e dalla stanchezza cronica: tutto iniziò da questo problema che non riuscivo a risolvere finchè incontrai la cucina naturale

Devi sapere che la storia che mi ha portato a fare questo lavoro inizia parecchi anni fa, e che la mia formazione e i miei studi partono dalla ricerca della soluzione ad un problema di salute alquanto doloroso che mi colpì: la vulvodinia.

Ora ti spiego come ho risolto il mio problema di vulvodinia e come questa sia stata la scintilla che ha fatto innescare la fiamma per intraprendere la mia attuale professione di chef di cucina naturale e food coach.

Forse non ti ho mai raccontato come ho fatto ad arrivare fin qua, come mi sono formata e dove ho studiato.

Ho sempre amato la cucina, ma se tu me l’avessi chiesto dieci anni fa non avrei mai pensato che diventasse la mia professione.

Un giorno mi sono ammalata, dopo un incidente terribile, e solo dopo qualche anno di diagnosi errate, mi è stata diagnosticata la vulvodinia con una neuropatia del nervo pudendo.

Cos’è la Vulvodinia?


La vulvodinia è una malattia ginecologica caratterizzata da dolore cronico costante, un bruciore in sede vulvare che a me spessissimo provocava cistiti emorragiche profondissime.

Una vita infernale, a volte il preciclo o un’urina piu’ acida, mi scatenava l’infiammazione.
Devi sapere che la vulvodinia è una patologia che si riscontra frequentemente, il 12-15% delle donne ne viene colpito, ma purtroppo può essere diagnosticata tardivamente.
Ciò implica che la vulvodinia viene sottovalutata in quanto “invisibile” con la conseguenza che può non essere curata per anni.

Infatti continuavo a vedere decine di ginecologi, urologi e gastroenterologi, tutti con diagnosi differenti e nessuna soluzione che mi risolvesse il problema.

Intanto il mio dolore era costante e incessante, mi sentivo sempre stanca, stressata e sfibrata. Moralmente era molto difficile affrontare la quotidianità perché non c’era secondo che passasse senza percepire dolore o bruciore.

Complessivamente tutto diventava pesante da affrontare, anche le cose più semplici erano un’impresa da compiere.

Poi facendo ricerche online mi sono imbattuta nel Professor Pesce, così sono andata a Bologna per fare la visita.

La diagnosi di vulvodinia con lo swab test è stato immediato. Dopo la diagnosi, finalmente ebbi la rinascita.

Il medico che mi curò ebbe un approccio più ampio rispetto alle sole prescrizioni di farmaci, in quanto puntò molto sul fatto che dovevo migliorare lo stile di vita e lo stile alimentare ponendovi una grande attenzione.

Mi spiegò che la scelta delle materie prime era fondamentale per dare una svolta alla guarigione della vulvodinia e all’azione dei farmaci che mi aveva prescritto.

Dovevo scegliere cibi vivi, freschi, animali non allevati intensivamente, pesce pescato, pane lievitato naturalmente, legumi, cereali integrali, e iniziare nuove abitudini comportamentali per migliorare il mio status fisico. In poche parole mi introdusse alla cucina naturale.

Ecco cosa ho fatto passo dopo passo per guarire dalla vulvodinia:

  • il medico mi prescrisse un percorso farmacologico specifico per la vulvodinia,
  • iniziai una fisioterapia per il pavimento pelvico
  • diedi una svolta alla mia alimentazione con la cucina naturale
  • facevo il bagno caldo quasi tutte le sere per rilassare tutta la muscolatura
  • indossavo solo indumenti comodi e di cotone.

Giorno dopo giorno acquisivo la consapevolezza di come queste piccole scelte facevano una grande differenza.

Certo la cucina mi piaceva anche prima, ma notai la differenza perchè iniziai a stare meglio.
Iniziai a leggere, formarmi, fare ricerche sul web, sperimentare cose sfiziose in cucina finchè poi guarii completamente dalla vulvodinia.

Anche la stanchezza cronica sparì e mi sentivo più lucida, più energica, la notte dormivo meglio e durante il giorno mi sentivo più forte e concentrata.

Che bello essere guariti dalla vulvodinia ! Dopo anni di sofferenza non mi pareva vero !

Nel frattempo mi ero talmente appassionata di cibo e cucina naturale che volevo saperne di più.

Volevo frequentare dei corsi, formarmi, volevo urlare al mondo cosa può fare l’alimentazione in un caso disperato come il mio, dove, ve lo assicuro, in alcuni momenti di crollo ho pensato di suicidarmi dal dolore!

E quindi iniziai con dei corsi amatoriali sul territorio, ma poi mi iscrissi alla scuola La Sana Gola.
Non sapevo che era solo l’inizio di un percorso che mi sono goduta attimo dopo attimo.
Da lì Joia Academy, Cascina Rosa del Centro Tumori di Milano, i corsi Kusminiani di Sergio Chiesa, e tanta, tanta, tanta pratica.

Mi sono così specializzata nella cucina naturale, e di come questa sia un aiuto immenso nel prevenire e risolvere tante patologie di salute.

Perchè scegliere il cibo giusto aiuta a guarire dalla vulvodinia e a combattere la stanchezza

Ogni alimento naturale, se trattato a dovere in cucina, può trasmetterci grandi proprietà benefiche.

Un esempio? Questi sono i migliori cibi contro la stanchezza:

  • frutta secca
  • pane fatto in casa con farina semitegrale
  • frutti rossi
  • uova
  • verdure a foglia verde
  • in generale cibi che contengono magnesio, potassio e triptofano.

Questo è solo un esempio, ma ci sono tantissime informazioni che ho studiato e imparato nel mio percorso di formazione che continuo costantemente a perfezionare.

Conoscere come sia possibile sfruttare al meglio il cibo per ottenere tutti i suoi benefici è la prima base della cucina naturale. La seconda cosa importantissima, consiste nell’evitare i cibi lavorati, processati, e raffinati tipici delle produzioni industriali e degli allevamenti intensivi.

Queste due componenti, se messe in pratica nella quotidianità permettono al corpo di:

  • eliminare tossine,
  • attivare e migliorare i processi di guarigione

Ecco il motivo per cui sono guarita dalla vulvodinia definitivamente. Se ognuno di noi impara e applica queste basi con costanza, i miglioramenti non tardano ad arrivare.

Ho capito che diffondere la cultura alimentare è la mia missione.

Mi appassionava così tanto l’argomento scuola di cucina naturale che ho voluto conseguire tutti i titoli necessari per insegnare ed aprire una scuola mia.

Non sapevo se potessi avere successo e non avevo molti soldi da investire ma ho deciso di provare fondando un’associazione per diffondere la salute alimentare.

Pensa che ho iniziato ad insegnare direttamente a casa mia in taverna…le cose andavano bene, la gente era curiosa, voleva stare meglio con il cibo, voleva imparare, erano assetati di informazioni.

E’ bellissimo vedere come le persone amano questi argomenti, provano le ricette e mi confermano i loro miglioramenti quotidiani !

Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”

Ippocrate

Forse anche perché avendola provata su me stessa riesco a trasmettere ed esprimere al meglio i grandi vantaggi dell’alimentazione naturale.

Fu così che decisi poi di spostarmi, di affittare una sede, non troppo lontano da casa, arredarla e provare ad organizzare corsi di cucina e collaborare con qualche collega che stimo molto nella zona.

Le cose sono sempre andate benissimo, finché poi c’è stato il Covid.

Per me è stato un buco nero…con momenti immensi di sconforto.
Ho vacillato ma non ho mollato e ho deciso di continuare a perseguire il mio sogno, la mia missione di aiutare le persone a mangiare meglio.

Non è difficile, se l’ho fatto io possono farlo tutti.

Così ho iniziato ad organizzare i miei corsi e consulenze online. Adesso la mia scuola può raggiungere tutti senza confini di spazio o tempo.

La cosa stupenda è riuscire ad insegnare non solo alle persone vicine sul mio territorio che mi seguono fin dall’inizio, ma anche a livello nazionale.

Nel frattempo sono cresciuta molto, collaborando con realtà straordinarie e ho maturato una grande esperienza.

Trasformare un problema in opportunità è possibile: come la vulvodinia è stata per me l’opportunità di trovare la mia missione, oggi il covid ha reso i miei confini di scuola illimitati.

Hai un problema che vorresti risolvere con il mio aiuto?

Dopo aver risposto a un breve questionario che ti avrò inviato precedentemente per email, passeremo 20 minuti insieme nei quali, mi esponi i tuoi obiettivi e ti aiuterò a capire come impostare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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